Per la seconda gara consecutiva, anche a Suzuka Daniil Kvyat è stato il più veloce nella seconda sessione di libere del venerdì, con il tempo di 1m48.277s. Entrambe le sessioni si sono svolte con la pioggia; di conseguenza, tutti i piloti hanno usato solo il Cinturato wet e intermediate, con tempi di quasi 15 secondi più lenti rispetto alle prove del venerdì di un anno fa (disputate sull’asciutto). Per la prima volta nella sua carriera in F1, nelle FP1 Carlos Sainz ha portato la sua Toro Rosso davanti a tutti in una sessione.
Le condizioni domani dovrebbero essere più asciutte, ma resta la variabilità. Questo rende estremamente difficile per i team giudicare se le condizioni di bagnato viste oggi possano essere rappresentative di quello che sarà il resto del fine settimana e anche quanto utili possono essere i dati raccolti oggi. Molte squadre oggi hanno limitato i giri in pista per evitare rischi inutili, soprattutto nelle fasi di pioggia intensa, ma hanno potuto raccogliere informazioni utili sulle potenzialità del circuito e le prestazioni delle vetture sul bagnato, nel caso in cui dovessero tornare in azione gli pneumatici da pioggia.
Paul Hembery Direttore Motorsport Pirelli: “Per i piloti e gli appassionati sono state due sessioni di prove libere un po’ frustranti e inconcludenti, ma il meteo non ha smorzato l’entusiasmo dell’incredibile pubblico giapponese. I piloti hanno avuto la possibilità di utilizzare gli pneumatici intermediati e full wet, potendo valutare così i punti di crossover, cioè il momento in cui è vantaggioso passare dalle intermedie alle full wet e viceversa. Date le condizioni meteo di oggi, le FP3 di domani assumeranno un significato particolare, perché i team saranno costretti a girare il più possibile sull’asciutto prima delle qualifiche”.
Il fatto del giorno: Il circuito di Suzuka fu inaugurato nel 1962 come pista di prova per la Honda; furono necessarie alcune modifiche per renderlo adatto alle vetture di F1 quando, nel 1987, si disputò il primo GP. Su questo circuito si sono decisi più Campionati del Mondo che in qualsiasi altro (ben 12): principalmente a causa della tradizionale collocazione in calendario, verso la fine della stagione. Due piloti giapponesi sono saliti sul podio nella gara di casa a Suzuka: Aguri Suzuki (3° nel 1990) e Kamui Kobayashi (3° nel 2012).
Barbara Premoli