Non saranno il top queste nuove qualifiche (e domani potrebbero essere rivoluzionate), ma almeno oggi in Bahrain l’azione c’è stata, con Lewis Hamilton che ha conquistato la 51° pole in carriera (la 25° con la Mercedes) davanti al compagno di squadra Nico Rosberg, che hanno conquistato la 34° prima fila Mercedes, l’ottava consecutiva, anche se più lottata del solito, con le Ferrari molto competitive qui a Sakhir e che, a differenza di quanto accaduto in Australia, hanno conservato abbastanza supersoft per attaccare i rivali fino alla fine delle qualifiche.
Dopo essere andato largo all’ultima curva nel suo primo run in Q3, Hamilton è tornato in pista e ha fatto il miglior giro del weekend e battendo il record della pista che resisteva da ben 11 anni, con un tempo di 1.29.495. Primo nella prima fase del Q3 Nico Rosberg, con Vettel a meno di due decimi, con Nico che ha migliorato di più di 3 decimi nel secondo run, ma 77 millesimi l’hanno diviso da Hamilton.
Terzo tempo per Vettel che ha migliorato di poco nel primo run in Q3, mentre Kimi Raikkonen ha perso nel primo settore nell’ultimo tentativo, chiudendo 4°. Il resto dei piloti in Q3 ha avuto tempo per un solo giro con la Red Bull di Daniel Ricciardo 5°, a questi 3 decimo dalla Williams di Valtteri Bottas, con Felipe Massa a soli 0.002s in 7° posizione, seguito dalla Force India di Nico Hulkenberg, che era riuscito con un ultimo tentativo a entrare nell’ultima fase delle qualifiche
Fuori dai giochi in Q2 la Haas di Romain Grosjean e le Toro Rosso di Max Verstappen e Carlos Sainz Jr, che hanno fatto un solo tentativo, a differenza di Hulkenberg, la cui prestazione ha scalzato dall’8° posto proprio il francese. Evidentemente i due team hanno preferito poter scegliere i pneumatici per l’inizio della gara piuttosto che partire più avanti: i tempi sono stati infatti strettissimi, pensate che meno di 3 decimi dividono Grosjean 9° e Jenson Button 14°. Verstappen e Sainz hanno chiuso 10° e 11°, davanti al debuttante della McLaren-Honda Stoffel Vandoorne (che ha quindi battuto il campione del mondo 2009), alla seconda Haas di Esteban Gutierrez e, appunto, Button.
Altra delusione per la Red Bull Daniil Kvyat, 15° su una macchina da Q3, come provato da Ricciardo. Fuori in Q1 la seconda Force India di Sergio Perez e le Renault di Kevin Magnussen e Jolyon Palmer, con le due Manor e le due Sauber. Perez ha avuto tempo per un solo run, inutile. Pascal Wehrlein ha portato la sua Manor-Mercedes in 16° posizione con un ultimo tentativo forsennato, a meno di 3 decimi dal Q2. Più lenta di 0.034s la Sauber di Marcus Ericsson, 17; davanti a Perez, Magnussen (che partirà dalla pitlane per non essersi fermato al peso nelle libere) e Palmer. A chiudere la classifica la Manor di Rio Haryanto e la Sauber di Felipe Nasr.
Considerazioni: questo format non va, non convince e lo prova anche quanto hanno detto in Williams che sono scesi in pista solo per “fare spettacolo”. Persino i team a volte sembrano incerti e confusi sul da farsi… Sarebbe interessante chiedere ad Alonso, spettatore obbligato di queste qualifiche, cosa ne pensa avendole viste “da fuori”. A proposito, che effetto vederlo al muretto e chissà che voglia di salire su questa McLaren rinata persino nelle mani di Stoffel Vandoorne che (a quanto dicono) l’ha guidata solo ieri per la prima volta, prima solo al simulatore (ma noi ci permettiamo di dubitare, perché le leggi sono fatte per essere infrante…). Comunque domani una decisione i vertici di questa F1 che scricchiola (il semaforo bloccato sul rosso al via del Q2 e il via dato con la bandiera verde sono parsi dei segni poco subliminali…) la devono prendere.
Barbara Premoli