Dopo due gare in Europa, la F1 sbarca in Canada per uno dei GP più imprevedibili dell’anno. Proprio come a Monaco, Pirelli porta a Montreal le tre mescole più morbide tra quelle in gamma: soft, supersoft e ultrasoft. Il tracciato di Montréal è però più veloce rispetto a quello di Montecarlo, con le massime che superano più volte i 300 km/h: ciò impone una sfida ancora maggiore per monoposto e pneumatici. L’asfalto scivoloso, il meteo variabile e l’ingresso frequente della safety car – soprattutto grazie al famoso Muro dei Campioni di fronte all’entrata box – hanno reso possibile in passato un alto numero di strategie. Quest’anno però ci sono nuovi pneumatici con caratteristiche diverse…
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING: “Montréal ha caratteristiche uniche, anche se ha alcuni tratti in comune con Sochi, come ad esempio l’asfalto abbastanza liscio. Lo scorso anno il vincitore ha optato per una sola sosta, mentre il secondo al traguardo si è fermato due volte utilizzando tutte e tre le mescole disponibili, a riprova delle tante strategie possibili. Su questo circuito non è mai facile trovare il giusto set up e il corretto bilanciamento meccanico e aerodinamico: questo è uno dei fattori-chiave per far lavorare correttamente i pneumatici. È anche importante tenersi sempre pronti a cambiare strategia, che può essere influenzata dal meteo oppure dall’ingresso della safety car”.
QUALI NOVITÀ?
– Per la seconda volta in stagione i team possono scegliere il numero dei set di pneumatici per mescola: Ferrari e Mercedes hanno fatto scelte leggermente diverse.
– Red Bull è famosa per il suo motorhome galleggiante a Monaco: in Canada Pirelli avrà la sua fitting area… sull’acqua.
– Il record in gara a Montréal (1m13.622s) risale al 2004. Dati i tempi sul giro dello scorso anno e i miglioramenti visti finora in questa stagione, è probabile che questo record venga battuto.
– Pirelli ha ampliato i suoi orizzonti sportivi: oltre all’impegno in Formula 1, la P lunga è diventata sponsor del Giro d’Italia di ciclismo, che si è concluso di recente, e di Team Emirates New Zealand nell’America’s Cup di vela.
Redazione MotoriNoLimits