Nel corso del consueto incontro del giovedì coi media, un collega ha fatto presente a Fernando Alonso che, nel caso in cui concludesse la gara nelle prime sei posizioni, diventerebbe di fatto pilota con più punti in carriera nella storia della Formula 1, superando Michael Schumacher. “Sarebbe importante”, ha risposto lo spagnolo. “Ci sono solo pochi record che posso raggiungere in F1: quello sul numero di Campionati e di GP vinti è difficile, visti i numeri di Michael. Spero di poter centrare il record di punti in carriera qui in Giappone e di festeggiare un po’”.
C’è la velata consapevolezza che il Titolo Piloti di questa stagione stia scivolando dalla portata della Scuderia, eppure la voglia di vincere continua ad animare tutta la squadra: “Faremo del nostro meglio nelle gare che restano, cercando di fare più punti possibili. Proveremo a divertirci nei prossimi GP, attaccando sempre, perché dobbiamo continuare a spingere per essere secondi nel Costruttori, perché pochissimi punti ci separano dalla Mercedes e anche la Lotus si sta avvicinando”. Per quanto riguarda il futuro, secondo il due volte Campione, tutto dipenderà dalla monoposto. “Il prossimo anno, con Kimi, penso potremo fare una buona stagione per la Ferrari se avremo una monoposto competitiva. Altrimenti, avremo un anno molto simile a questo”.
Alla domanda sul perché Vettel sia così avanti, Fernando ha risposto senza nascondersi: “Hanno lavorato meglio degli altri”, ha detto sulla RBR. “Noi siamo stati competitivi nella prima parte di campionato, vincendo due GP su cinque. Poi abbiamo fatto un passo indietro a Silverstone, da cui abbiamo recuperato, ma a quel punto gli altri avevano fatto più progressi di noi”. Con la stagione che volge al termine, lo spagnolo ha avuto anche un pensiero per il compagno di squadra: “Sarebbe bello se io e Felipe potessimo salire insieme sul podio. Sarebbe bello vederlo lì, a celebrare una vittoria, perché tutta la squadra merita un po’ di felicità. Siamo molto motivati al riguardo”.
Anche se il suo ciclo Ferrari sta per volgere al termine, Felipe Massa, come tutti gli sportivi ottimisti per natura, confida di pensare ancora a un successo prima della fine della stagione. “E’ un sogno ma tutto è possibile in questo lavoro: quante volte abbiamo visto vincere un pilota non al volante della monoposto migliore? Non molli mai la speranza e cercherò di portare a casa un’altra vittoria”. Felipe, comunque, non crede che un successo sia fondamentale per dare una spinta al suo curriculum mentre è in trattativa con altri team per il suo futuro. “Penso conti di più la mia esperienza. Tutti sanno cosa posso portare a una squadra, specie in un momento in cui tutti ripartiranno da zero con nuove regole. Penso di poter portare molto a un team”.
Mancano ancora quattro gare prima dell’appuntamento di casa del pilota paulista, eppure i media già gli fanno domande su quello che promette essere un fine settimana molto emozionate. “E’ sempre emozionante per un brasiliano, ma lo è ancora di più se sei alla tua ultima gara in Ferrari”, ha detto Felipe. “Spero di poter disputare una grande corsa e cogliere un bel risultato. Ma prima, spero si possa fare bene in tutti questi ultimi GP”.
Su come Felipe affronterà le prossime gare, una parola riassume il suo atteggiamento: aggressività. “Avrò un approccio aggressivo. L’ho avuto nell’ultimo GP, ma sfortunatamente non ha pagato dato che sono andato in testacoda. Ma devi prenderti rischi e continuerò a provarci”. Per quanto riguarda la stagione 2014 e il nuovo regolamento, Felipe condivide le preoccupazioni emerse, ovvero che la necessità di risparmiare carburante possa trasformare i GP in gare corse in “modalità risparmio”. “Sì, sarebbe molto frustante dover risparmiare benzina. Tutto sarà molto diverso, dal modo in cui si guida, come si corre e gestisce la monoposto e come si usa il carburante. Spero possa essere interessante da vedere per il pubblico, e che lo sia anche per i piloti. Ma non bisogna lamentarsi di qualcosa prima di sapere come realmente sarà”.
Barbara Premoli