Noida, 25-27 ottobre 2013 – Buddh International Circuit 5,125 km, 60 giri, 307,249 km – Limite di velocità nella pitlane 80 km/h in prova, qualifica e gara – Giro record in prova S Vettel 1.24.178 (RBR, 2011); in gara S Vettel 1.27.249 (RBR, 2011); sulla distanza S Vettel 1h30.35.002 (RBR, 2011) – Orari in TV: venerdì 25 FP1: 06.30-08.00 (diretta Sky Sport F1; 13.00 differita RaiSport 1); FP2: 10.30-12.00 (diretta Sky Sport F1; 22.35 differita RaiSport 1). Sabato 26 FP3: 07.30-08.30 (diretta Sky Sport F1); qualifiche: 10.30 (diretta Sky Sport F1; 15.00 differita Rai 2). Domenica 27: gara 10.30 (diretta Sky Sport F1; 14.25 Rai 1)
Così nel 2012:
Pole position: S Vettel, RBR, 1.25.283 (216,338 km/h)
Giro più veloce: J Button, McLaren-Mercedes, 1.28.203 (209,176 km/h)
Vincitore: S Vettel, RBR, 1h31.10.744 (202,183 km/h)
Sul podio: Vettel/Alonso/Webber
Se Suzuka, scena della nona vittoria stagionale di Sebastian Vettel, frutto di un’astuta strategia, è considerato uno dei grandi circuti classici della F1, questo weekend il Circus si sposta su un tracciato tra i più recenti entrati in calendario e molto apprezzato – il Buddh International Circuit, in India.
La location del 16° round del Mondiale 2013 offre cambi di dislivello, due rettilinei lunghi e veloci e un settore centrale tecnicamente impegnativo, con la curva 10 caratterizzata da più apici. Per tutti questi fattori, è subito piaciuto ai piloti, anche perché ha la seconda velocità media più elevata dopo Monza, ma richiede anche grande abilità per fare un buon giro lungo i suoi 5,125 km.
Per riuscirci, la monoposto dev’essere settata per dare il massimo sui lunghi rettilinei e avere un buon grip aerodinamico e un buon bilanciamento nel settore centrale.
La vittoria di Vettel nell’ultimo GP in Giappone, la quinta consecutiva dell’anno, ha portato il suo vantaggio su Alonso a 90 punti nel Mondiale Piloti e, per quanto il pilota della Ferrari non si sia arreso, in questo weekend il tedesco della RBR potrebbe portare a casa il quarto Titolo iridato. A Sebastian basta un 5° posto per diventare infatti il quarto pilota nella storia della F1 a conquistare quattro Titolo e il terzo a vincerne quattro consecutivi, come Juan Manuel Fangio e Michael Schumacher.
Nel Costruttori, la Infiniti Red Bull Racing ha 445 punti, contro i 297 della Ferrari, seconda, per cui sempre in questo fine settimana anche per il team di Milton Keynes potrebbe, arrivare il quarto Titolo di fila. Niente male, per un produttore di bibite, come veniva etichettato dal gotha della F1 al suo arrivo nel paddock…
Curiosità:
► Questa sarà la terza edizione del GP dell’India, con la gara entrata in calendario nel 2011.
► Sebastian Vettel ha non solo conquistato pole e vittoria nel due GP finora disputati, ma è anche sempre stato al comando in tutti i giri di entrambe le gare. E lo scorso anno ha anche chiuso in P1 in tutte le sessioni di prove libere. La Red Bull Racing ha monopolizzato la prima fila in entrambe le edizioni, con Mark Webber secondo sulla griglia nel 2011 e 2012.
► Nell’ultimo GP della stagione, in Giappone, Vettel ha registrato la quinta vittoria consecutiva della stagione. L’ultima volta in cui un pilota ha vinto 5 o più GP di fila è stato nel 2004, quando Michael Schumacher si aggiudicò le prime 5 gare della stagione. Il pilota della Ferrari proseguì vincendone 7 consecutive tra i GP d’Europa e dell’Ungheria, quindi Vettel dovrà trionfare in India e ad Abu Dhabi se vorrà puntare anche a quel record.
► Anche se molti non concordano, il record assoluto di successi consecutivi appartiene ad Alberto Ascari, 9 tra i GP del Belgio 1952, terzo di otto gare in quella stagione, e lo stesso evento dell’anno seguente, quando era il 4° di un calendario di 9 gare. Non partecipò però alla Indianapolis 500 del 1953, che faceva parte del Campionato del Mondo di F1. Per puntare al record di Ascari, Vettel dovrà vincere i restanti round della stagione.
► La pole position di Vettel nel 2011 diede alla RBR il record di 16 pole in una stagione. Quella fu la 28° per il tedesco che da allora ne ha conquistate altre 14.
► A parte Vettel, l’unico altro pilota a essere salito entrambe le volte sul podio del GP dell’India è Fernando Alonso, terzo nel 2011 e secondo lo scorso anno.
► Jaime Alguersuari conquistò quello che finora è il suo ultimo punto in F1 nel primo GP dell’India. In una carriera di 46 GP, iniziata nel GP d’Ungheria 2009, il pilota spagnolo ha conquistato complessivamente 31 punti con la Toro Rosso. Gli ultimi 4 punti arrivarono proprio grazie all’8° posto al Buddh International Circuit nel 2011.
► Questo sarà il primo GP dell’India senza un piota indiano. Nel 2011 e 2102 c’era Narain Karthikeyan con la HRT, mentre Karun Chandhok prese parte alle prime libere per il Team Lotus (ora Caterham) nel 2011.
► Per rispondere alle caratteristiche del Buddh International Circuit, per questo weekend Pirelli porterà le mescole soft e medium. Si tratta di un cambiamento rispetto ai precedenti due anni, quando scesero in pista soft e hard. Quest’anno l’abbinata soft-medium è già stata impiegata in Cina, Germania e Ungheria.
► Nonostante sia stato realizzato su un terreno piuttosto piatto, il tracciato ha molte ondulazioni, ottenute portando in loco, durante i lavoro di costruzione dell’impianto, oltre 4 milioni di tonnellate di terra. La pista ha un dislivello di 14 metri solo tra le curve 1 e 3.
► Ci saranno due zone di DRS al Buddh International Circuit. Il detection point della prima è 16m prima della curva 3 e il suo activation point è 350m dopo la curva 3. Il secondo detection point è 10m dopo la curva 15, con l’activation point 36m dopo la curva 16.
Per gli amanti delle statistiche, in allegato i dati sui freni forniti da Brembo, tutti i numeri del circuito offerti dal Mercedes AMG F1 Team e un giro di pista del Buddah International Circuit con Fernando Alonso. Buona visione e buon GP a tutti da MotoriNoLimits!
Barbara Premoli
16_Brembo ID Card Gran Premio d’India_it 2013 Indian Grand Prix – Stats Sheet