Opel dimostra la propria intenzione di diventare un leader nella connettività automobilistica assumendo un ruolo attivo in “eCall Days Germany”, la principale conferenza internazionale organizzata in Germania sui sistemi europei di chiamata di emergenza per automobili. Tra i partecipanti vi sono rappresentanti politici della Commissione Europea, del settore automobilistico, dei fornitori di componenti e di altri. Opel prevede di introdurre il servizio di connessione veicoli OnStar sulla propria gamma automobilistica in alcuni paesi europei a partire dal 2015.
Con la funzione Automatic Crash Response, OnStar collega automaticamente il veicolo a un consulente formato specificamente sulla gestione delle emergenze non appena rileva un incidente. Se guidatore o passeggero chiedono aiuto e non sono in grado di rispondere, sul posto viene inviata una squadra di emergenza.
Oltre all’ACR, OnStar fornisce altri servizi di assistenza in caso di emergenza. Grazie alla funzione Emergency Services, guidatore, passeggero o chiunque altro sia presente, deve solo premere il pulsante di emergenza posizionato all’interno della vettura. Verrà in questo modo collegato in modalità prioritaria a un consulente esperto e in grado di contattare i vigili del fuoco, la polizia o servizi medici di emergenza e guidarli fino alla vettura.
OnStar è il fornitore leader di soluzioni di connessione di sicurezza nell’industria automobilistica globale, servizi di mobilità a valore aggiunto e tecnologie informatiche avanzate. OnStar mette già in collegamento circa 7,0 milioni di clienti negli Stati Uniti, in Canada, Cina e Messico. Consulenti tengono sotto controllo la rete OnStar 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana per 365 giorni all’anno. In media, OnStar riceve due chiamate al secondo, ossia 185.000 ogni giorno, e risponde automaticamente a quasi 5.000 incidenti automobilistici in tutto il mondo ogni mese.
Oltre a portare OnStar in Europa, Opel presenta il sistema 4G LTE grazie al quale la vettura diventa un potente hotspot WI-FI a cui possono collegarsi fino a sette dispositivi.
Barbara Premoli