3 gennaio. Non servono parole, come quando si fa una telefonata a un amico il giorno del suo compleanno. Si fanno gli auguri, si chiede come vanno le cose, ci si racconta, ci si sfoga, si sdrammatizza e si ride sugli ultimi errori commessi e sulle cantonate prese, ma anche sulle fatiche e sulle sfide impossibili, quelle vinte e quelle per cui si combatte. E ci si prende in giro per gli anni che passano, anche se tu 46 non li dimostri proprio. D’altronde non saresti Superman! Ecco, Michael, questa è la nostra telefonata. Buon compleanno e continuiamo a lottare. P.S: ti vogliamo bene… anche se lo sai è meglio dirselo una volta di più, che non dirselo affatto.
Barbara Premoli