Per festeggiare i primi trent’anni della rievocazione storica della Stella Alpina, gara di regolarità riservata a vetture d’epoca A.S.I., lo staff della Scuderia Trentina Storica di Trento del neo presidente Enrico Zobele non ha di certo lesinato in quanto a idee e alla fine, grazie anche all’insuperabile offerta in fatto di bellezza dei panorami del Trentino Alto Adige e del Bellunese, il percorso dell’edizione 2015 offrirà il massimo dal punto di vista delle location toccate in parallelo a un’ospitalità diventata nel corso degli anni il marchio di fabbrica del sodalizio trentino.
Il percorso dell’edizione numero 30 della classica trentina si snoderà “in quota” sulle strade che hanno fatto la storia di questa manifestazione automobilistica negli anni dal 1947 al 1955. Saranno ben dieci i passi che le auto d’epoca saranno chiamate a superare nelle Alpi Dolomitiche tra i quali spiccano Lavazzè, Gardena, Falzarego, Tre Croci, Giau, San Pellegrino, Pordoi, Fedaia, Campolongo e Sella. Protagoniste per tre giorni le valli di Cembra, Fiemme e Fassa in Trentino, l’Alpe di Siusi, la Val Gardena e la Val Badia in Alto Adige.
L’edizione del trentennale prenderà il via ancora una volta venerdì 10 luglio nel cuore nobile del capoluogo trentino: piazza Fiera, a due passi dal Duomo. Gli equipaggi saranno coccolati lungo tutto il weekend in cui si articolerà la manifestazione grazie a strutture ricettive di prim’ordine e di chiara fama come l’Art Hotel Cappella a Colfosco in Alta Badia che ospiterà la cena di gala di sabato 11 e Villa Margon, dimora cinquecentesca alle porte di Trento, sede di rappresentanza delle Cantine Ferrari della famiglia Lunelli, dove domenica 12 luglio è previsto il pranzo di fine gara e la cerimonia di premiazione.
Nel segno della tradizione degli ultimi anni il numero delle prove di precisione con il cronometro: 99, un record. Ma come ben sanno i fedelissimi della Stella Alpina il ritmo della gara non sarà assillante, tanto da permettere anche la sosta per un “selfie”, e darà modo a tutti di poter godere di panorami unici che solo le Dolomiti, Patrimonio dell’Unesco, sanno riservare.