In un mercato globale ancora ostaggio della crisi, dove il crollo del prezzo del petrolio ha portato una boccata d’ossigeno ad alcuni Paesi, mettendo in forte difficoltà quelli esportatori e con la crescita delle nazioni emergenti meno dinamica che in passato, a febbraio le immatricolazioni sono cresciute solo dell’1%, con 6.45 milioni di consegne.
Nella classifica dei Paesi che hanno totalizzato le vendite maggiori, al primo posto troviamo la Cina +4,1% con 1.643.895 unità, al secondo posto gli USA +5,5% con 1.258.560 pezzi, al terzo il Giappone -13,3% con 481.070 unità, al quarto l’India +5,9% con 272.698 pezzi e al quinto la Germania +6,5% con 232.237 pezzi. In sesta posizione il Brasile -27,3% con 178.822 pezzi, in settima la Francia +3,2% con 176.993 pezzi, in ottava l’Italia +12,9% con 145.442 pezzi, in nona la Russia –37,9% con 128.298 pezzi e in decima la Corea del Sud –0,7% con 119.961 pezzi.
Nella classifica dei modelli più venduti, al primo posto troviamo Toyota –3,2% con 613.625 pezzi, al secondo Volkswagen –10% con 495.980 pezzi, al terzo Ford +1,9% con 407.231 unità, al quarto Nissan –8,8% con 351.548 pezzi e al quinto Chevrolet –7% con 343.643 pezzi. In sesta posizione Hyundai ha perso l’1,2% con 341.756 pezzi, in settima Honda –2,3% con 295.182 pezzi, in ottava Kia +3,5% con 211.117 unità, in nona Mercedes +10% con 143.558 pezzi e in decima Renault –5,7% con 141.357 unità.