Bryan Clauson, 27 anni, è morto domenica notte in seguito all’incidente avvenuto la sera prima nella Belleville Nationals midget. Trasportato in aereo al Bryan Medical Center in Lincoln, purtroppo non c’è stato niente da fare. Il giorno più felice della sua vita? Il 29 maggio scorso, quando fece il suo miglior risultato alla Indianapolis 500 e quella stessa sera vinse al Kokomo Speedway.
“Un giorno triste per la comunità delle corse in genere e da parte della INDYCAR e dell’Indianapolis Motor Speedway, inviamo le nostre più sentite consoglianza alla famiglia di Bryan Clauson,” ha detto Mark Miles, CEO Hulman & Co., associata di INDYCAR e Indianapolis Motor Speedway. “Chiunque abbia conosciuto Bryan al volante di una macchina da corsa può testimoniare la sua abilità, la sua volontà instancabile di correre con qualunque cosa avesse le ruote. Sarà ricordato come una leggenda dello short-track, ma la sua partecipazione alla Indianapolis 500 testomonia la sua versatilità come pilota e la profondità del suo talento”.
Steve O’Donnell, NASCAR Executive Vice President and Chief Racing Development Officer: “NASCAR extends its sincere condolences to the family and friends of Bryan Clauson, a passionate competitor whose love for racing fueled his unmatched positive spirit. He was a dear friend to many in the racing community, and he was loved and respected by all who knew him. He touched the lives of so many in our motorsports family, and his warm presence and relentless enthusiasm will be missed.”
Clauson era considerato il miglior pilota USA campione di short-track dirt-car – due volte nelle sprint car e due nei midget. Nel 2016 Clauson si era dato l’obiettivo di correre in 200 gare, tra cui la 100° Indianapolis 500, in cui chiuse 23°. La gara di Belleville Nationals, in cui Clauson era campione in carica, era la 116° verso il suo cammino di 200. Ed era reduce dalla 27° vittoria nella gara midget di mercoledì sera a Beloit.
Barbara Premoli
Statement from the Clauson Family: pic.twitter.com/NclPRr1l7C
— Bryan Clauson Racing (@BryanClausonInc) 8 agosto 2016