“Se uno dei nostri piloti tra Giovinazzi, Fuoco, Ghiotto o Marciello non dovesse debuttare in F1, allora è inutile lavorare”: sono le parole forti di Gian Carlo Minardi sul mercato piloti 2017. Il manager faentino non usa giri di parole per sottolineare la validità dei nostri piloti, primi attori nei rispettivi campionati di GP3 e GP2 Series: “In GP2 Antonio Giovinazzi e Raffaele Marciello sono in seconda e terza posizione, in piena lotta per il Titolo. Più distante Luca Ghiotto, autore di una positiva stagione di esordio. Con ancora due appuntamenti, Antonio Fuoco è al secondo posto nella GP3”.
Durante il fine settimana del GP d’Italia Felipe Massa ha annunciato il suo addio alle corse, mentre la McLaren ha dato il benvenuto a Stoffel Vandoorne al fianco di Fernando Alonso, con Jenson Button nel ruolo (ancora non chiaro del tutto, ndr) di terzo pilota/collaudatore. “Potrebbe essere Lance Stroll il sostituto di Felipe Massa, al fianco di Bottas. Il canadese in questo momento è impegnato a vincere il FIA F3 European Championship per avere la Superlicenza e, per la prima volta nella sua giovane carriera, non fa proclami anticipati”, prosegue l’ex Team Principal.
Il canadese, classe 1998, ha firmato il suo debutto tra le monoposto nella prima edizione dell’Italian F4 Championship powered by Abarth, inaugurandone l’albo d’oro, passando poi l’anno successivo al FIA F3 European Championship. Con ancora due gare in programma (Imola e Hockenheim) Stroll guida la classifica del Formula 3 europeo: “Bisognerà vedere anche come si muoveranno Sauber, Manor e Renault. Il team francese è al lavoro dietro le quinte per costruire la squadra 2017. Movimenti importanti sono attesi anche in casa Sauber, dopo il passaggio di proprietà. Ipoteticamente ci sono ancora sei/sette piloti appetibili e Antonio Giovinazzi potrebbe essere un uomo mercato. Non solo in GP2, ma in tutti questi anni ha dimostrato il suo valore”.
La famiglia Minardi, grazie all’intuito di Gian Carlo e Giovanni, ha confermato il suo feeling coi giovani seguendone le prime fasi della carriera: “Nel 2010, assieme a mio figlio Giovanni, abbiamo dato a Giovinazzi la possibilità di mettersi in mostra durante una giornata di test sulla pista di Varano con una Formula Abarth, aprendogli la strada. Successivamente, ha trovato l’importante supporto indonesiano. In GP2, così come fatto in Formula 3, sta dimostrando prepotentemente il suo valore”.
I giochi sono aperti e auspichiamo di vedere velocemente il tricolore nella massima serie. Anche se non sarebbe la prima volta che un italiano vince in GP2 e la F1 non la vede nemmeno passare… perché il punto è sempre e soltanto uno: sponsor e soldi. Tanti, troppi. Anche solo per il ruolo di terzo pilota che la monoposto se va bene la guida un paio di volte all’anno nelle libere del venerdì.
Redazione MotoriNoLimits