Sulla pista di Melbourne è andato in scena un fine settimana emozionante per i colori italiani. Dopo la conquista della prima fila da parte della Ferrari di Sebastian Vettel e il debutto di Antonio Giovinazzi al volante della Sauber (al posto dell’infortunato Pascal Wehrlein), il tedesco si è aggiudicato anche il primo GP della stagione portando sul gradino più alto la SF70H.
Non dobbiamo cadere nella tentazione dei facili trionfalismi, ma su questo tracciato semi-permanente vettura e pilota hanno reso il 100%. Il quarto posto di Kimi Raikkonen, autore del giro più veloce in gara, contribuisce a portare la Ferrari in vetta nella classifica Costruttori. A mio avviso questo obiettivo è alla portata del team di Maranello, ma sarà importante che il finlandese si piazzi davanti al connazionale Bottas e domenica non mi è sembrato il Raikkonen del finale 2016.
Un successo importante quello di Maranello che darà la giusta carica per continuare a lavorare, anche se in qualifica Lewis Hamilton ha dimostrato di essere ancora in vantaggio. Una Mercedes che ha sofferto in particolar modo il degrado delle nuove gomme. La causa potrebbe essere da cercare nel passo lungo della vettura.
Decisamente positivo l’esordio di Antonio Giovinazzi. In qualifica ha sfiorato l’accesso al Q2 nonostante una chiamata all’ultimo minuto e in gara si è reso protagonista di una performance solida, conclusa al 12° posto senza incorrere in errori. Non dobbiamo dimenticare che la Sauber paga un dazio importante anche sotto il profilo della motorizzazione, essendo spinta dalla power-unit 2016.
La Red Bull ha in pratica corso solo con Max Verstappen (visti i problemi accusati da Ricciardo fin dal giro di schieramento e terminati con il ritiro del pilota di casa), che ha portato a casa il massimo del risultato, il 5° posto. Per il momento non possono ancora esprimere appieno il loro potenziale, ma siamo solo al primo appuntamento dopo un cambio di regolamento importante.
Tra due settimane il Circus arriverà in Cina e sarà interessante verificare se saranno confermati i distacchi tra i primi tre della classe, Ferrari-Mercedes-Red Bull, e il resto del gruppo, con Williams e Force India che hanno concluso con distacchi importanti.