I primi membri della Scuderia Ferrari sono partiti venerdì scorso, gli ultimi sono in arrivo oggi, mercoledì. Una trasferta così lunga, 16.000 chilometri e un giorno intero di viaggio, non si improvvisa. Soprattutto se è la prima del campionato. In Australia, per la squadra, gli orari sono quelli “operativi” già al mercoledì. Quando la F1 correva ad Adelaide (altro circuito cittadino, ma molto più corto e lento) il GP d’Australia era solito chiudere la stagione. Adesso la apre. A Melbourne la F1 “moderna” corre dal 1996, ma il circuito era già attivo negli anni 50. L’atmosfera, il parco, il profumo degli alberi di eucalipto e il fascino della città lo hanno reso da subito popolare presso il pubblico e gli addetti ai lavori, tanto da far dimenticare che nell’Ottocento, prima che venisse realizzato il lago artificiale, l’area veniva usata anche come discarica.
Tecnicamente, la pista presenta caratteristiche particolari soprattutto per via dell’asfalto, visto che si tratta di un tracciato semi-permanente. Un bel mix di frenate, tratti veloci e sezioni più guidate che mettono a dura prova la trazione. Anche all’altro capo del pianeta, la Ferrari ha di che sentirsi a casa: la comunità italiana, infatti, è la seconda più numerosa dopo quella anglosassone nell’area urbana; e l’immigrazione non si è fermata, anzi è ripresa, negli ultimi anni. Non è per niente inconsueto sentirsi chiamare nella nostra lingua, ma Melbourne è anche una città cosmopolita e multietnica. Tutta da godere, per chi ha il tempo di farlo… e per chi sarà in pista e nel paddock di tempo, vi assicuriamo, ce ne sarà ben poco, ma ogni attimo sarà intensissimo e indimenticabile, come ogni primo giorno di scuola che si rispetti.
Redazione MotoriNoLimits