Guardo fuori dalla finestra. È una notte statica.Nessuno in giro. E per fortuna penso.
Nessun rumore.
Nemmeno la luna si vede.
Fa capolino solo una leggera bruma. Domani mattina ci sarà una bella nebbia.
I parchi sono stati chiusi e limitati col nastro rosso e bianco.
Si sente solo il leggero venticello primaverile lambire la fettuccia della protezione civile.
È una notte statica.
Il suono del silenzio.
Silenzio…
Appena passa tutto questo non voglio più sentirlo. Il silenzio.
Ho voglia di sentire un motore rombare.
Una gomma stridere.
Un pubblico esaltarsi.
Un box gioire.
Un tappo di champagne esplodere.
È una notte statica.
Nuvolari spegneva i fari di notte per non dare riferimento agli avversari.
Qui di fari che solcano la notte non se ne vedono. Non abbiamo riferimenti.
Ma siamo la patria di Nuvolari.
Dobbiamo essere come lui per vedere la luce della mattina.
Per vincere.
Per uscire da questa notte statica.
Per sentire un tappo di champagne esplodere.
Per gioire come alla fine di una gara.
Ho voglia di sentire un motore rombare…
Riccardo Turcato