Premessa essenziale: la parola maggiordomo abbinata a chi corre in macchina a rischio della propria vita mi fa schifo. Ok? La devo però usare per introdurre le prossime righe. Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito questa brutta parola abbinata a Bottas? Non solo da tifosi sui social, ma anche da una cabina di commento che tutto dovrebbe essere tranne che un bar di periferia dove ci si alimenta a Lambrusco.
Ebbene oggi Vettel lascia la Ferrari. O è la Ferrari ad aver scaricato Vettel. La vera verità la sapremo fra qualche anno. Per ora, al solito, sono tutte rose e fiori. Tutti contenti. Grazie al team, ma no grazie a te che hai guidato bene, divergenze di intenti ma comunque felici per questi anni, ecc ecc… Palle. Vettel che, a differenza di quanto pensano in tanti, non è un ragazzo stupido, ha annusato l’aria. Si è guardato attorno e ha capito che in Ferrari ormai tira, e in futuro tirerà sempre più, un’aria francofona. Sono scelte, per carità, nulla di male. Ma che passi l’idea che Vettel sia un rincitrullito, un Taki Inoue qualsiasi, che ha vinto per caso quattro Mondiali quello anche no, grazie. Perché nell’era turbo ibrida Mercedes, non può essere colpa solo del pilota se perdi un Mondiale. Invece quello che sembra passare dai social e da certi “giornalisti” è proprio questo. Sembra che Vettel avesse per le mani un’astronave e abbia buttato via tutto contro gli ultimi arrivati. Probabilmente c’è chi ha visto Campionati diversi.
E’ chiaro che all’entourage francofono di Leclerc non fa comodo in squadra un pilota che sulla carta abbia le stesse (o più) possibilità contrattuali. Quindi, ironia della sorte, chi occuperà il secondo sedile di Maranello sarà un gregario. E non uso quella schifosa parola “maggiordomo”. Una figura che si schifava guardando alla Mercedes, arriverà anche a Maranello. Un gregario che porti punti, che non faccia questioni e che all’occorrenza sappia cogliere le occasioni giuste quando manca il pilota titolare. Sarà Sainz? Ricciardo? Bottas? Un Giovinazzi momentaneo in vista di chiudere il pacchetto del team manager con Mick Schumacher? A breve capiremo. Se Vettel si ritira potrebbe tornare in corsa anche Hulkenberg.
Ma Vettel che farà? Se la stagione 2020 si correrà, dovrebbe farlo proprio con la Rossa. Dal tweet di Genè questa mattina si capisce che sarà così.
It has been such a pleasure and honour working with you Seb. Over the last 5 years and 14 GP wins you have always proved to be a great champion . I look forward to enjoying every moment with you this season pic.twitter.com/oHvFnyluji
— Marc Gené (@marc_gene) May 12, 2020
Difficilmente dovrebbe prendersi un anno sabbatico. Se corre, pur essendo un grande professionista, penso non sarà molto d’aiuto alla causa di Leclerc. E lo sviluppo della Rossa? Vettel avrà già sicuramente visto i piani per la monoposto della nuova generazione. Quest’anno poi difficilmente gli faranno fare test di nuove componenti. Con un 2021 a sviluppo calmierato, il vero dubbio sarà con quale motore la Ferrari affronterà questi due anni di transizione. Con quello come da accordo sottobanco con la FIA o con un motore rivisto? I maligni direbbero “in regola”.
Vettel secondo noi non ha scelto di lasciare la Ferrari senza sapere del suo futuro. Davanti avrà un 2021 di ambientamento con il team che sceglierà. E potrà preparare al meglio la transizione verso le monoposto della nuova generazione. Non è cosa da poco. La Ferrari invece si troverà a farlo con un nuovo pilota e presumibilmente con due giovani, oppure addirittura con un pilota che nel 2022 cambierà. Vettel andrà in McLaren dove troverà un motore Mercedes e un organico tecnico che sta crescendo dopo anni di buio? In Renault con il dubbio e del motore poco potente e dell’organico? Oppure Toto Wolff proverà a prenderlo per fare un super team con Lewis Hamilton? Tutte illazioni che troveranno risposta nei prossimi giorni. Causa coronavirus c’è molto tempo per discuterne e scriverne.
La cosa triste è che Vettel se ne va da Maranello, anche lui come Alonso, senza Mondiale e senza aver trovato la quadratura del cerchio. A volte per colpe sue ma, ricordiamocelo bene, la Ferrari non è mai stata la Mercedes in questi anni. E quando guidi rincorrendo, gli errori li fai. Vedere bollare Vettel come un fortunello Taki Inoue, è veramente la cosa che più rende tristi di questa storia. Io tutta questa gioia nel vedere partire un Campione del Mndo sinceramente fatico a capirla. Au revoir Seb… e il francese non è a caso.
Riccardo Turcato