Gli organizzatori del GP di Spagna hanno confermato che non pagheranno a Liberty Media la quota dovuta per ospitare una delle 8 gare europee a porte chiuse. Ieri Liberty Media ha finalmente annunciato il calendario e il CEO Chase Carey spera di poter rendere noto il calendario completo di 15-18 prima della fine di luglio: “La F1 al momento prevede che le prime 8 gare siano a porte chiuse ma spera che i fans potranno tornare quando sarà sicuro farlo“. Il programma dello sport prevede una serie di misure di sicurezza contro il coronavirus, con Carey che ha detto che “se anche un pilota dovesse risultare positivo non ci sarà cancellazione dell’evento. Se un team non potrà non si cancellerà il GP. Se un pilota risultasse positivo ci sono quelli di riserva disponibili“.
Le prime 8 gare inizieranno con le due consecutive in Austria in luglio, ma in calendario ci sono anche Ungheria, Silverstone, Spa e Monza. In Spagna si correrà a metà agosto al Circuit de Catalunya: “Una delle condizioni che abbiamo dato a Liberty Media era di non pagare quote, perché non avremo i guadagni delle vendite dei biglietti o l’impatto economico sulla regione“, ha detto il boss del circuito Joan Fontsere, chiarendo che a differenza di Austria e Silverstone al Circuit de Catalunya ci sarà un solo GP: “La nostra posizione con Liberty Media è stata ‘conoscete come lavoriamo, la nostra esperienza, la nostra location e il nostro clima’. Ma fin dall’inizio hanno detto che qui volevano una sola gara. Se ne avessero volute due, avremmo studiato una soluzione, gli abbiamo dato l’opzione“.
I promoter del GP del Messico nel frattempo hanno espresso l’intenzione di svolgere la gara come da programma originario il 1° novembre, ma in un comunicato hanno lasciata aperta la “possibilità che la gara si possa svolgere a porte chiuse o cancellata a causa di forze maggiori“.
Redazione MotoriNoLimits



















