Modo migliore per festeggiare il rinnovo del contratto Valtteri Bottas non poteva trovarlo, conquistando la pole nel GP del 70° Anniversario della F1, strappandola proprio sul finire il compagno di squadra Lewis Hamilton, con un pazzesco (e incredulo) Nico Hulkenberg, terzo con la Racing Point.
Il finlandese ha dettato il passo in ogni sessione delle qualifiche, sembrava relegato alle spalle di Hamilton dopo i primi run in Q3, ma non ha mollato e, nonostante il miglioramento dell’inglese nell’ultimo tentativo, lui gli ha risposto con il tempo di 1:25.154, 63 millesimi di vantaggio. Quella di oggi è la 13° pole in carriera per Bottas e lo mette in ottima posizione per rifarsi della seconda posizione sfumata domenica scorsa, per lo scoppio del pneumatico.
Ma la prestazione decisamente esaltante è stata quella del sostituto di Sergio Perez, Nico Hulkenberg, che ha battuto Lance Stroll in tutti i segmenti delle qualifiche. Il suo ultimo tentativo è stato perfetto, con l’ex-pilota Renault che ha fatto il terzo tempo, a meno di un secondo dalle Mercedes e con un decimo di vantaggio sulla Red Bull di Max Verstappen. Impressionante anche il 5° crono di Daniel Riccardo. Sesto Stroll, che nulla ha potuto per contrastare lo strapotere del neo-compagno di squadra, con Pierre Gasly 7° con la AlphaTauri.
La migliore delle Ferrari partirà dall’ottava posizione con Charles Leclerc, la peggior prestazione della Scuderia a Silverstone dal 2014, con Sebastian Vettel che non è neppure riuscito a entrare nel Q3, nonostante le mescole soft e partirà 12°, davanti a Carlos Sainz. A mezzo secondo da Verstappen, Alex Albon, 9° e, a chiudere la top 10, la McLaren di Lando Norris.
Inutile nascondersi dietro a un dito: un sabato da dimenticare per la Ferrari (e non dimentichiamo il motore in fumo di Vettel di ieri). Ma chi davvero dovrebbe parcheggiare quelle due cose che nemmeno si possono definire macchine e salutare la compagnia sono Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen, ultimi assoluti anche in queste qualifiche. Nel weekend in cui si festeggiano i 70 anni dalla nascita della Formula 1 quando, proprio a Silverstone, il 13 maggio 1950 il GP si concluse con la vittoria di Nino Farina, seguito da Luigi Fagioli e Reg Parnell. Tutti e tre su Alfa Romeo. Cose che oggi sembrano fantascienza… e provocano un certo imbarazzo. Non siamo nostalgici, ma realisti: quella Grande Italia non esiste più.
PS: Al pilota Renault Esteban Ocon i commissari FIA hanno dato tre posizioni di penalità in griglia per aver bloccato il collega della Williams George Russell nel suo giro lanciato nel Q1. Ocon partirà quindi 14°.
Barbara Premoli