“Motorsport is dangerous”: non lo dobbiamo mai dimenticare. Indubbiamente in Bahrain abbiamo toccato con mano i passi da gigante compiuti sul fronte della sicurezza e oggi bisogna dire grazie all’Halo e all’Hans, oltre che a tutti i soccorritori. E’ importante continuare a lavorare su questa strada senza abbassare la guardia. Da decenni non assistevamo a un incidente così pauroso e per fortuna è andato tutto bene. Grosjean è stato abile e reattivo uscendo da quella palla di fuoco in 28”, ma la FIA dovrà assolutamente indagare sulle cause che hanno innescato l’incendio.
E’ stato un gran premio a dir poco movimentato, condito anche dal contatto tra Stroll e Kvyat dopo la ripartenza, concluso col ribaltamento del canadese, ma senza danni per il pilota. Per la Racing Point è stato una domenica certamente poco fortunata, considerando il ritiro di Perez a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi per il cedimento della power unit Mercedes. Un duro colpo per loro che vedono sfumare la possibilità di conquistare il terzo posto tra i Costruttori, attualmente saldamente nelle mani della McLaren, grazie anche al quarto e quinto posto conquistati da Norris e Sainz. E’ un vero peccato, oltre che un controsenso, che un pilota in lotta per il quarto posto nel Mondiale (Perez è 5° alle spalle di Ricciardo) il prossimo anno non sia in griglia.
Un gran premio basato sulle strategie delle gomme con numerose soste che ha premiato Lewis Hamilton (95° vittoria) davanti alle due Red Bull di Verstappen e Albon, che torna sul podio. In Red Bull stanno decidendo sulle sorti del thailandese e non sarà una scelta facile poiché in questo momento sarebbe inutile rompere l’equilibrio all’interno del team. Verstappen è il primo pilota e ha bisogno di una spalla che porti al team il maggior numero di punti.
Con la prestazione di domenica, la Ferrari ha definitivamente alzato bandiera bianca per conquistare nuove posizioni tra i Costruttori. Il decimo posto (un punto) di Leclerc, frutto del ritiro di Perez, è veramente troppo poco. Il prossimo fine settimana vivremo il secondo step in Bahrain (penultimo round del Campionato), ma su una configurazione nuova, paragonabile a un ovale col tempo sul giro che potrebbe essere sotto il minuto. Una situazione ancor meno favorevole alla SF1000.
Gian Carlo Minardi