Per l’ottava volta consecutiva il Mondiale di F1 si conclude ad Abu Dhabi. Quest’anno però lo Yas Marina Circuit si presenta in una conformazione inedita, frutto dell’eliminazione di cinque curve che, a parità di condizioni climatiche, dovrebbe ridurre i tempi sul giro di oltre una decina di secondi. Secondo i tecnici Brembo il tracciato di Abu Dhabi rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, inferiore al 5 fatto registrare in tutte le precedenti edizioni: in passato infatti i freni erano impiegati in cinque curve in più e ciò ostacolava il loro raffreddamento.
Il lavoro di Brembo in F1 non si esaurisce con la consegna dei vari componenti. Durante i weekend dei GP i tecnici Brembo forniscano assistenza ai team, solitamente in pista, ma a causa della pandemia di Covid-19 spesso operano tramite il Remote Garage, situato a Curno: gli ingegneri seguono in diretta le sessioni e analizzano i dati. La vita utile di una pinza Brembo di Formula 1 non supera i 10.000 km ma al termine di ogni GP e dopo una sessione di test la pinza rientra in fabbrica. Operai specializzati provvedono a smontarla e a rimpiazzare i pezzi soggetti ad usura, come per esempio le parti in gomma, con componenti nuovi. Il tutto in pochi giorni. In media ogni team usa 10-15 set di pinze, 150-200 dischi e fino a 600 pastiglie.
Brembo consiglia di controllare i freni della propria auto ogni 15.000-20.000 km o prima se insorgono fenomeni di vibrazione, segni di surriscaldamento o compaiono criccature radiali sui dischi. Per le auto stradali la sostituzione delle pinze e degli altri componenti idraulici dell’impianto frenante (tubi, cilindretti freno, pompa freno) non discende dall’usura per attrito ma dal deterioramento o da una rottura accentale. Forte di un’esperienza quasi sessantennale nella produzione di pinze per il primo impianto, Brembo offre una gamma completa di pinze rigenerate: queste sono il risultato di un’attenta operazione di pulizia e di sostituzione di tutti i componenti interni soggetti ad usura e deterioramento. Le pinze sono poi rivestite con uno strato protettivo anti corrosione e sottoposte a test funzionali. Hai mai considerato l’idea di una pinza rigenerata?
La riduzione da 21 a 16 delle curve ha comportato effetti anche sul numero delle frenate, diminuite da 11 a 6. Il tempo di utilizzo dei freni in un giro intero è ora di poco superiore agli 11 secondi, a fronte degli oltre 18 secondi e mezzo delle passate edizioni. La percentuale del GP spesa in frenata è invece scesa dal 20 al 13 per cento. Tre delle staccate richiedono un funzionamento dell’impianto frenante di almeno 2 secondi ma solo una supera i 2,1 secondi. Con il precedente layout invece c’erano quattro frenate da oltre 2,2 secondi e tre di queste sfioravano o superavano i 2 secondi e mezzo. Da sei a quattro sono invece calate le curve con almeno 4g di decelerazione.
Delle 10 frenate del GP di Abu Dhabi tre sono considerate altamente impegnative per i freni e altrettante sono di media difficoltà. Preceduta da un rettilineo di quasi 1,2 km, la frenata più dura è quella alla curva 6: le monoposto vi arrivano a 321 km/h e rallentano per 2,55 secondi fino a scendere a 79 km/h. Ci riescono in 110 metri grazie a una decelerazione di 4,8 g.
Redazione MotoriNoLimits